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"Come fra cattedrali di verde, dove solenne e maestosa s'innalza la presenza muta del mondo vegetale e minerale, e quella sonora degli animali, la scrittura di Roberta Parenti Castelli scaturisce e cammina, accompagnando il lettore verso quel cuore profondo della materia dove natura e sacro s'intrecciano, disegnando i contorni della Bellezza. Con mano lieve, come un "calligrafo d'Oriente", la poetessa declina, passo dopo passo, il senso della Gioia e della Grazia, che si conservano ancora intatte in zone incontaminate e circoscritte, scrigni di pura luce, accerchiate e ristrette sempre più dall'incombente e ossessiva presenza dell'uomo e delle macchine. [...] Nell'essenzialità, quasi da haiku, di questi versi, appena tratteggiati dall'autrice con 'dita azzurre e verdi', silenzio e quiete riconsacrano il mondo, indicandoci una possibile via ecologica di cambiamento." (dalla Prefazione di Loredana Magazzeni)